La denominazione Romagna Albana DOCG interessa una zona posta a cavallo tra le province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna, che ha il suo fulcro nell’intorno della catena dello “Spungone”, una formazione geologica che si estende dal Faentino al Cesenate, costituendo il primo rilievo visibile dalla via Emilia. La denominazione è riservata ai vini ottenuti da uve del vitigno Albana per almeno il 95%. Per le sue particolari caratteristiche enologiche, il vitigno Albana viene da sempre utilizzato per produrre diverse tipologie di vino. Per tradizione, i grappoli di prima maturazione fornivano il vino secco più leggero, mentre il secondo raccolto serviva per produrre un vino più robusto, che spesso rimaneva più o meno dolce. Il freddo autunnale bloccava poi la fermentazione, lasciando un residuo zuccherino importante. Una parte dell’uva vendemmiata veniva appesa nei solai e, dopo appassimento, veniva pigiata per fare il vino passito per le ricorrenze importanti della famiglia e spesso anche per la celebrazione eucaristica. I vini della denominazione Romagna Albana DOCG si trovano quindi nelle tipologie secco, amabile, dolce, passito e passito riserva. L’appassimento delle uve può protrarsi dal 15 ottobre (minimo) al 30 marzo. Le uve possono anche venir sottoposte ad appassimento in vigna tramite intervento della “muffa nobile” (botrytis cinerea). Per tutte le tipologie é consentita la vinificazione, la conservazione e l’affinamento in contenitori di legno.