L’Orvieto DOC è senza dubbio il vino più famoso dell’Umbria e dell’Italia centrale e la denominazione rappresenta l’80% dell’area vitata della regione. I vigneti che producono vino Orvieto sono piantati su entrambi i lati del Paglia, il fiume che scorre attraverso la città di Orvieto in direzione del Tevere. I terreni tufacei e il substrato roccioso così caratteristici dell’area non solo contribuiscono alla qualità del terroir locale, ma sono anche adatti allo scavo di cantine per la conservazione del vino. La denominazione Orvieto DOC è riservata esclusivamente al vino bianco. Copre tipologie dolci e secche, disponibili in versioni base o superiore. I vini sono ottenuti da una combinazione di Procanico (Trebbiano Toscano) e Grechetto, che insieme rappresentano almeno il 60% della massa. Il restante 40% può essere costituito da qualsiasi combinazione di altre varietà bianche, a condizione che siano autorizzate all’interno della provincia di Viterbo, ad esempio Canaiolo Bianco e Malvasia Toscana. I vini di Orvieto hanno seguito i trends del mercato ed oggi l’Orvieto è un vino secco, dal profumo di pesca, con un profilo pulito, fresco e moderata acidità. Lo stile dorato e semi-dolce dell’Orvieto Abboccato, un tempo apprezzato dai papi e dai principi, è ancora prodotto per il consumo locale. Alcuni produttori elaborano eccellenti versioni da uve sovra mature attaccate dalla muffa nobile, la Botrytis cinerea, che gli conferisce caratteri unici di concentrazione ed eleganza. I mosti che si ottengono sono quindi molto zuccherini, ricchi di glicerina che conferisce al vino una particolare “untuosità” con concentrazione di tutti i componenti aromatici. La denominazione Orvieto DOC ha una sottozona classico, situata intorno alla città di Orvieto stessa e che si estende leggermente verso est includendo l’area intorno al lago di Corbara. Il suo confine occidentale segue il confine regionale con il Lazio a pochi chilometri di distanza. I vini qui prodotti possono essere etichettati come Orvieto Classico .