Il Fiano è un vitigno a bacca bianca considerato tra i migliori in Italia per le qualità dei vini che se ne ottengono. Viene coltivato prevalentemente in Campania, nella provincia di Avellino, ma si è diffuso anche in Puglia e, più recentemente, in Sicilia. Il nome Fiano sembra che derivi da un’antica popolazione delle Alpi Apuane che si insediò in Campania nel secondo secolo a.C. La “vite Apuana” poi è divenuta Apiano, Afiano e infine Fiano. Il vitigno Fiano è stato documentato fin dall’800 non solo in Irpinia, ma anche nella provincia di Caserta, in Puglia e in Basilicata. Il Fiano è un vitigno vigoroso e fertile ma caratterizzato da basse rese, che dà i migliori risultati coltivato su terreni vulcanici. In Irpinia trova quindi la sua terra d’elezione, con ottime maturazioni, grazie agli inverni rigidi e alle estati fresche e le escursioni termiche nette e decise. Il vino ottenuto dal Fiano è caratterizzato da profumi raffinati e complessi e la spiccata acidità dei mosti favorisce la produzione di vini longevi e strutturati. La fermentazione e l’affinamento del Fiano si svolgono il più delle volte in acciaio, precedute da periodi più o meno lunghi di macerazione delle uve sulle loro bucce. Spesso il vino viene sottoposto a un periodo di affinamento in bottiglia, anche fino a 12/14 mesi, per esaltarne il carattere e la ricchezza aromatica. Il vino Fiano si distingue per la finezza e la ricchezza dei suoi profumi fruttati e floreali, con note di pere e mele, pesche, nespole e agrumi, glicine, pinoli ed erba appena tagliata. Al palato il Fiano è vellutato e caldo, di buona mineralità e piacevole e marcata acidità. Il finale è appagante, ricco e persistente. Il principale vino prodotto con il Fiano, in purezza o assemblato con altre uve campane, è il Fiano di Avellino DOCG, ma lo si trova anche nelle denominazioni Cilento DOC e Sannio DOC.