Il Collio Goriziano comprende la fascia collinare settentrionale della provincia di Gorizia, tra i fiumi Isonzo a est e Judrio a ovest, con a nord il confine con la Slovenia, mentre a sud è delimitata dalla pianura isontina. Il Collio comprende circa 1.500 ettari di vigneto posti su una sequenza di colline lungo la direttrice est ovest, che presentano ampie superfici felicemente esposte al sole, ideali per una viticoltura di qualità.. Dopo la seconda guerra mondiale il Collio si trovò separato dal confine tra l’Italia e la Jugoslavia, dando origine a due distinte zone vinicole, il Collio Italiano e il Brda nella parte slovena. I vini bianchi del Collio hanno un colore giallo paglierino tenue, talvolta con riflessi verdognoli o con dorati più o meno intensi a seconda del vitigno e delle tecniche di vinificazione. I profumi sono fruttati, netti ed intensi, mentre al palato prevale una gradevole morbidezza, talvolta sostenuta da un lieve sentore di mandorla, tipiche del Tocai Friulano, vitigno dal quale originano. La produzione inizia con la cernita delle uve, sottoposte a pigiatura soffice e a fermentazione a temperatura controllata in assenza delle bucce, per mantenere ed esaltare i profumi caratteristici del vitigno. Per i vini destinati a prolungata maturazione la vinificazione prevede un breve periodo di contatto con le bucce, dando vita a vini con riflessi dorati più intensi e di maggior corpo. I vini rossi del Collio presentano un colore rosso rubino brillante, al profumo si distinguono per la netta personalità e il finissimo aroma erbaceo. Al sapore presentano la rotonda corposità derivante da uve mature e da una settimana di fermentazione a contatto con le bucce. I vini da invecchiamento partono da un’attenta scelta delle uve e il tempo di fermentazione sulle bucce viene prolungato ancora di alcuni giorni. I vini più invecchiati manifestano sentori terziari più o meno complessi in funzione del tempo di permanenza nelle botti di legno.