L’area della DOC Breganze è costituita dal bacino ad anfiteatro compreso tra i fiumi Astico e Brenta, il cui margine settentrionale confina con le aree montagnose delle prime pendici dell’Altopiano di Asiago. La vite era presente nella zona della DOC Breganze sia in epoca preistorica che durante la dominazione romana, ma trova le prime testimonianze scritte nel periodo della Repubblica di Venezia, durante il quale i vini di Breganze ed in particolare il Vespaiolo entrano nei racconti degli avvenimenti del tempo. La DOC Breganze include i vini “Breganze Rosso”, “Breganze Cabernet”, “Breganze Pinot Nero”, “Breganze Bianco”, “Breganze Pinot Bianco”, Breganze Vespaiolo” ed altri, fino ad arrivare a 16 tipologie complessive. Dal 1995 la gamma dei vini è completata con il Torcolato, gemma enologica delle pedemontana vicentina. L’emblema della denominazione Breganze è il vitigno Vespaiolo, vinificato in tre versioni, fermo, spumante e passito. In quest’ultimo caso prende il nome di Torcolato. L’uva Vespaiola deve il suo nome alla dolcezza dei suoi succhi, particolarmente amati dalle vespe. Il vino Vespaiolo che se ne ottiene presenta un’interessante predisposizione all’invecchiamento ed è caratterizzato da un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli in gioventù, profumo di buona intensità, elegante e non aggressivo, con sentori floreali e fruttati come l’acacia e gli agrumi. In bocca presenta una freschezza invidiabile per la presenza di una naturale acidità. Il Torcolato è ottenuto dai grappoli appassiti di uva Vespaiola, si presenta con un colore giallo oro carico, con fragranze che richiamano il miele e l’uva passa. Il suo gusto dolce-non dolce, armonico, vellutato, pieno e rotondo ricorda la frutta matura, il miele e l’uva sultanina. E’ un vino “da meditazione”, ottimo da solo ma eccellente a fine pasto con dolci secchi, dà il massimo sui formaggi erborinati. In generale i vini bianchi della DOC Breganze sono caratterizzati da sentori fruttati, floreali e minerali che al palato si rivelano abbastanza freschi, sapidi e delicati. L’area della denominazione si è dimostrata particolarmente vocata alla coltivazione dei vitigni internazionali a bacca rossa, in particolare il merlot e cabernet, che vi vengono coltivati fin dal diciassettesimo secolo, oltre al Pinot Nero che per le
caratteristiche organolettiche si erge tra i migliori d’Italia. I vini rossi in generale evidenziano una interessante mineralità, una buona struttura, con morbidezza ed intensità notevoli, una colorazione dal rosso rubino al rosso mattone, al granato con l’invecchiamento. Il tenore alcolico e il corredo polifenolico sono elevati, ma ben bilanciati a favore di un ottimo equilibrio complessivo.