Il territorio
Il Veneto la regione con la più vasta produzione di vino in Italia, con superficie vitata di oltre 75.000 ettari, di cui il 60% in pianura e il 40% in collina e una limitata percentuale di viticoltura montana. La sua produzione di vino è superiore ai 9 milioni di ettolitri, con una netta prevalenza di vini bianchi ed un 30% tra rossi e rosati. Più della metà della produzione è rappresentata da vini a denominazione di origine controllata, con ben 14 DOCG e 28 DOC presenti in regione.
I vitigni
In provincia di Verona, nelle colline che circondano il Lago di Garda e la Valpolicella, si coltivano i vitigni autoctoni a bacca nera Corvina, Rondinella e Molinara, con i quali si producono il Bardolino e ai vini della Valpolicella. Il Trebbiano di Soave, utilizzato per la produzione del Lugana, viene coltivato a sud del Garda fino ai confini con la provincia di Mantova. Tra i Monti Lessini e i Colli Berici, il comprensorio di Soave e di Gambellara è famoso per i vini bianchi a base di uve Garganega. Sui Colli Berici si producono vini rossi, con il Cabernet Sauvignon, il Merlot e l’autoctono Tocai Rosso, affine al Cannonau o al Grenache. Nella zona pedemontana del Vicentino è famoso il vitigno autoctono Vespaiola con cui si produce il vino passito Torcolato di Breganze. Sui Colli Euganei, in provincia di Padova, si coltivano soprattutto vitigni internazionali a bacca nera ed il Moscato giallo, da cui origina il Moscato Fiori d’Arancio DOCG. Nella zona pianeggiante a sud del capoluogo si coltiva il Friularo, nome locale attribuito al Raboso Piave, caratteristico invece del Trevigiano. Sempre nel Trevigiano è situata la zona vinicola di origine del Prosecco (oggi chiamato Glera) il più importante distretto spumantistico Italiano, che oggi arriva ad abbracciare quasi tutto il Triveneto.
Vini e zone produttive
La Valpolicella
Qui si producono alcuni tra i vini più famosi del Veneto, primo fra tutti l’Amarone. Sia l’Amarono che il Recioto della Valpolicella si producono con uve appassite di Corvina, Rondinella e Molinara. A differenza del Recioto però l’Amarone è un vino secco, dove la fermentazione è stata totale, lasciando solamente un leggero residuo zuccherino. La tecnica del “ripasso” viene invece utilizzata per dare più corpo e morbidezza ai Valpolicella rossi. Essa consiste nel “ripassare” il vino Valpolicella nelle vinacce ricche di zuccheri del Recioto o dell’Amarone, facendo ripartire la fermentazione e conferendo al vino maggiore struttura e profumi.
Conegliano-Valdobbiadene e Montello-Colli Asolani
Queste due zone sono famose per la produzione del Prosecco, lo spumante più venduto al mondo. Il suo nome un tempo si riferiva al vitigno, mentre oggi è un vino tutelato da denominazione di origine. Il vitigno di partenza è stato ribattezzato Glera (il suo antico sinonimo di origine slovena) a partire dal 2009. Questo spumante viene prodotto in autoclave con un metodo chiamato Charmat o Martinotti, che è il più adatto a preservare la profumazione aromatica del vino. Il Prosecco Superiore di Cartizze è la versione più esclusiva del Prosecco e viene prodotto nell’omonima località del comune di Valdobbiadene. Si tratta di una fascia collinare di circa cento ettari, interamente coltivata a vigneto. La zona del Montello e dei Colli Asolani è anche famosa per i suoi vini rossi a base soprattutto di Cabernet, Merlot e Carmenère.
Il Soave e il Recioto di Soave
A Soave, situato ad est della Valpolicella, vengono prodotti i vini bianchi più famosi del Veneto, con i vitigni autoctoni Garganega e Trebbiano di Soave. La zona classica comprende due soli comuni, Soave e Monteforte d’Alpone, dai quali provengono i migliori vini bianchi di questa DOC. Il Soave superiore ha ottenuto la DOCG, così come il Recioto di Soave, prodotto con uve Garganega lasciate appassite per circa sei mesi prima della vinificazione. Se ne ottiene un vino dolce, ampio all’olfatto, con note di albicocca secca, agrumi e miele, perfetto con la pasticceria secca ma notevole anche come vino da meditazione.
I Colli Euganei, i Colli Berici e Breganze
Sui Colli Euganei, in provincia di Padova, si producono vini sia bianchi che rossi, soprattutto da vitigni internazionali. Da qui proviene lo spumante dolce Fior d’Arancio, prodotto con uve Moscato giallo, dal quale si ottiene anche una ricercata versione passita. Sui Colli Euganei si coltiva anche il Serprino, clone locale della Glera, utilizzato soprattutto per produrre vini frizzanti. I Colli Berici sono noti per il vitigno autoctono Tocai Rosso, clone locale della Grenache fancese, che ha la sua massima espressione nella tipologia Rosso di Barbarano. A Breganze, sempre in provincia di Vicenza, si producono vini bianchi e rossi da uve internazionali e il e celebre Torcolato, passito prodotto con le uve del vitigno autoctono Vespaiola.
Altre Zone di Produzione
Da ovest ad est, le atre zone produttive del Veneto includono Bardolino, i cui vini, prodotti con le stesse uve della Valpolicella, sono però più immediati e meno corposi. Famoso è il Bardolino rosé, mentre al Bardolino Superiore è stata riconosciuta la DOCG. Nelle immediate vicinanze vi è la DOC Custoza, il cui vino bianco viene prodotto con un uvaggio di diversi vitigni di cui i più importanti sono il Trebbiano Toscano, la Garganega e la Bianca Fernanda, clone locale del Cortese. Più ad est a Gambellara, in provincia di Vicenza, si produce il Recioto di Gambellara DOCG, vino passito di uve Garganega, oltre al più raro Vin Santo di Gambellara. Tre aree vinicole del Veneto ed altrettante DOC sono condivise con la Lombardia: Lugana, San Martino della Battaglia e Garda. Il Raboso è invece protagonista indiscusso dell’area vinicola all’estremo est della regione, lungo il fiume Piave, che dà vita all’omonima DOC. Dal Raboso,uva ricca di tannini e di notevole acidità fissa, si producono interessanti e robusti vini rossi.