Il territorio
La Valle d’Aosta è una piccola regione di circa 3000 kmq, interamente montuosa, dove svettano le montagne più alte d’Italia, come il Monte Bianco (4950 m). I 400 ettari coltivati a vite si trovano lungo la valle centrale, creata dalla Dora Baltea, che si snoda da ovest verso est e rappresenta l’area più fertile della regione. Infatti, lungo la valle il clima diventa più mite e meno piovoso e le zone più esposte al sole sono particolarmente adatte alla coltivazione della vite. La regione ha un’unica denominazione d’origine e produce circa 20.000 ettolitri di vino, per la metà rossi e rosati.
I vitigni
I vitigni della regione sono quasi tutti autoctoni, perché sono le varietà in grado di avere vitalità elevata anche a quote dove altre specie non sopravviverebbero o non sarebbero produttive. I vitigni a bacca nera presenti in regione sono il Petit Rouge, il Prëmetta e il Fumin. A bacca bianca è invece il Prié Blanc. Ma vi sono anche il Mayolet, il Roussin, il Vuillermin, il Neyret, e se ne contano almeno altrettanti. Nelle zone più basse e con clima meno estremo, troviamo il Nebbiolo, la Freisa e il Moscato Bianco.
Vini e zone produttive
Nonostante le piccole dimensioni della regione, la produzione vitivinicola della Valle d’Aosta ha una varietà e una complessità notevoli. Vi è una sola DOC, la Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste DOC, che si suddivide in ben sette sottozone (Arnad-Montjovet, Blanc de Morgex et de La Salle, Chambave, Donnas, Enfer d’Avrier, Nus, Torrette), tutte molto caratterizzate dal punto di vista pedoclimatico.