Il Pigato è un vitigno a bacca bianca della Liguria, dove viene coltivato sia lungo la costa che nelle valli dell’entroterra, nell’area geografica compresa tra Albenga e Imperia. Il suo nome deriva dal dialetto ligure “pigau” ossia macchiato, con riferimento alla puntinatura marrone che appare sugli acini maturi. Il Pigato sembrerebbe avere lontane origini in Tessaglia, importato dai greci durante la colonizzazione della penisola, ma la sua apparizione in Liguria risalirebbe al 1600. Il Pigato è un vitigno molto simile al Vermentino, di cui costituisce probabilmente una mutazione spontanea, che si è poi perfettamente inserita nel terroir del Ponente ligure. Caratteristica principale del Pigato è che i suoi acini con la maturazione assumono un colore giallo intenso, quasi ambrato, con la tipica puntinatura color ruggine, mentre la buccia del Vermentino mantiene il suo colore giallo con riflessi verdolini. Il vino del Pigato è di colore giallo paglierino ed ha i caratteristici profumi di macchia mediterranea ed erbe officinali, note di fiori bianchi, di frutta e sensazioni marine di iodio. Dopo alcuni anni di affinamento in bottiglia si sviluppano note terziarie di pino marittimo e idrocarburi. Al palato è armonioso ed equilibrato, di moderata acidità, buona intensità e vena minerale. Al finale è piacevolmente sapido, con un lieve sottofondo ammandorlato.