La longevità dei vini
La durata della conservazione e quindi la longevità di un vino dipende dal suo contenuto in sostanze come acidi, alcool, zuccheri, tannini e minerali. Più un vino è concentrato, o strutturato, più in generale sarà longevo. La struttura di un vino dipende da fattori legati al vitigno, all’epoca della vendemmia, alla procedura di vinificazione e all’eventuale maturazione in legno prima dell’imbottigliamento. In generale, tutti i vini alcolici, tannici (rossi), maturati in legno, dolci, con alto contenuto in estratti, sono più longevi rispetto a vini bianchi secchi, poco alcolici, con bassa acidità e affinati in acciaio. Queste sono regole generali, ogni vino è poi un caso a sé stante. Il range varia dai 6 mesi-1 anno per i vini più freschi e leggeri, ad anche 15-20 anni per quelli di elevatissima struttura e lunga maturazione in legno.
Conservare il vino in cantina
Per conservare al meglio il vino in bottiglia, è fondamentale disporre di un ambiente adatto. Diversamente, è consigliabile consumare il vino acquistato entro qualche mese, a prescindere dalla tipologia in questione. Sbalzi termici estate/inverno, eccessiva o troppo bassa umidità ambientale, presenza di luce, sono solo alcuni dei fattori che rischiano di compromettere anche la migliore delle bottiglie. Bisogna poi tenere presente che il vino non va mai portato al limite della sua durata teorica, ma piuttosto al valore massimo della curva di evoluzione, oltre il quale, lentamente ma inesorabilmente, anche il più longevo dei vini vedrà decadere la sua piacevolezza gustativa.