La zona di produzione di Dogliani si trova nel sud del Piemonte, nella parte meridionale delle Langhe che, in questo caso, significa l’area più alta e fresca dal momento che ci si avvicina alle montagne dell’Appennino ligure e delle Alpi Marittime. Dogliani è quel territorio che fa da ponte tra la langa del Barolo, con cui confina a nord e l’alta langa dei noccioli e della pastorizia con cui confina a sud, fra la pianura di Cuneo e delle cascine ricche del bestiame con cui confina a ovest e la valle del Belbo, con i profumi e la storia del moscato, con cui confina ad est. Qui troviamo il clima più congeniale al Dolcetto, che soffre il caldo eccessivo e conserva i suoi profumi delicati solo in un particolare equilibrio di temperature. Le colline si sviluppano secondo dorsali emerse dai fondali marini e in seguito modellate dai fiumi in una serie di “langhe”, ossia lingue di terra che formano un disegno complesso e ramificato e che vanno dai 250 ai 700 metri di altitudine. La denominazione di origine Dogliani DOCG è riservata ai vini Dogliani e Dogliani superiore, prodotti a partire da uve del vitigno Dolcetto in purezza. Il Dogliani superiore deve essere sottoposto ad un affinamento minimo di 12 mesi prima della messa in commercio. La versione superiore deve inoltre avere una gradazione alcolica minima di 13°, rispetto ai 12° della versione base. I Dolcetti di Dogliani sono vini dal colore rubino intenso che nel tempo sviluppa una leggera tendenza al granato, profumati di frutti rossi e rotondi al palato, con una fine trama di tannini elegantemente bilanciata dalla naturale morbidezza. Di tradizione vino per tutti i giorni, il Dolcetto raggiunge nella denominazione Dogliani DOCG la massima espressione delle sue potenzialità. Rimane comunque un vino da bere giovane o comunque non specificamente predisposto ai lunghi affinamenti.