Il vitigno Cortese, “Corteis” in Piemontese, è un vitigno autoctono a bacca bianca coltivato in Piemonte sin dal ‘700, soprattutto nelle aree vinicole a sud di Alessandria, da Ovada fino ai Colli Tortonesi. E’ nella zona intorno a Gavi che il Cortese vanta la più lunga tradizione e raggiunge i più alti livelli qualitativi, infatti il Cortese di Gavi è stata la seconda denominazione DOCG in Italia Dalla zona di Gavi provengono i vini che hanno reso famoso il Cortese, grazie anche all’impiego in cantina della criomacerazione e della barrique, anche se negli ultimi anni sembra che ci sia un ritorno alla vinificazione tradizionale, che permette di riscoprire l’identità e gli aromi naturali del vino. A Gavi e nell’Alto Monferrato si vinificano vini fermi ma anche spumante, sempre con il Cortese in purezza, mentre nella DOC Piemonte il disciplinare obbliga solo il minimo del 85 per cento del vitigno. In Lombardia troviamo il Cortese nell’Oltrepo Pavese, vinificato fermo, frizzante o spumante. In Veneto invece il Cortese si trova nella zona del Garda e nel Bianco di Custoza DOC, con il sinonimo di Bianca Fernanda. Il Cortese è un vitigno molto vigoroso, con rese buone e costanti ma necessita di zone collinari ed ottime esposizioni che asciughino il clima. Il Cortese dà ai vini con alte concentrazioni zuccherine, elevata acidità e bassa alcolicità, morbidi e delicatamente profumati, che tendono ad assumere caratteristiche diverse a seconda della zona di coltivazione. Un prolungato affinamento in bottiglia impreziosisce il vino, dandogli grande carattere e complessità.