La denominazione Barbera d’Asti DOCG comprende i vini Barbera d’Asti e Barbera d’Asti superiore, anche con indicazione delle sottozone Nizza, Tinella, Colli Astiani o Astiano. I vini devono essere composti da uve almeno per il 90% provenienti dal vitigno Barbera, mentre per il rimanente 10% possono essere provenienti da vitigni a bacca nera autorizzati per la regione Piemonte. La zona di produzione è piuttosto vasta e comprende numerosi comuni delle province di Asti e di Alessandria. La vinificazione prevede per le tipologie “superiore” e ove sia indicata la “menzione vigna” un affinamento minimo di 14 mesi di cui almeno 6 in botti di legno.
La presenza del vitigno Barbera nell’Astigiano è nota da lunghissimo tempo, con testimonianze specifiche che datano a più di 200 anni fa. Sebbene diffuso in tutto il Piemonte meridionale la Barbera è particolarmente diffusa in questa area, dove rappresenta la varietà principale. La Barbera d’Asti inoltre è da sempre il vino più prodotto e quello che rappresenta al meglio lo spirito del territorio. Il sistema di potatura più largamente utilizzato nell’Astigiano, e nello specifico per la Barbera è il Guyot, questo perché ha permesso di adattare al meglio questo vitigno alle condizioni climatiche della zona e di ottenere la migliore qualità dell’uva.
Il vino “Barbera d’Asti DOCG” si presenta di colore rosso rubino cupo, che tende al granato con l’invecchiamento. Al naso è intenso e complesso, con note fruttate di ciliegia, mora e frutti rossi. Le versioni sottoposte ad affinamento in legno possono presentare note di tostatura, spezie e leggero sottofondo etereo. Al palato risulta di corpo, giustamente tannico e persistente.