La Freisa è un vitigno a bacca nera autoctono del Piemonte, diffuso nel Monferrato Astigiano e Casalese, fino alla Langa Cuneese e dalle colline Torinesi alle colline del Saluzzese, del Pinerolese, del Canavese e del Novarese. È un vitigno rustico, ideale in quest’area di scarse precipitazioni estive. Il Freisa ha una storia molto antica, infatti le prime testimonianze scritte risalgono al cinquecento, quando un vino molto pregiato con il nome di Fresearum veniva inserito in alcuni tariffari della dogana piemontese del comune di Pancalieri, nell’attuale provincia di Torino. Sono documentate almeno due varietà di Freisa, la Freisa Piccola, meno produttiva e più adatta alle zone collinari, e la Freisa Grossa, più produttiva ma qualitativamente meno pregiata. I terreni del Piemonte, a struttura argillosa e marnosa, sono un ottimo habitat per la Freisa, che è utilizzata sia in purezza che nei tagli, in tutta la regione. La Freisa dà ai vini colore e buona concentrazione tannica e profumi fruttati. La componente acida e la struttura gli consentono invecchiamenti di medio termine. Al palato può essere secco o amabile e può presentarsi in versione leggermente frizzante. Da giovane è un vino fresco, dotato di vivacità e brillantezza, mentre con il tempo assume toni più maturi, con i frutti in confettura e qualche accenno terziario.